DA CALCIATORE FALLITO AD IMPRENDITORE DIGITALE DI SUCCESSO
IL SOGNO CHE DIVENTA INCUBO
Avevo 4 anni la prima volta che calciai un pallone. E questo ho fatto per i successivi vent'anni della mia vita. A 14 anni via da casa, destinazione Genova. Ero un nuovo giocatore del Genoa. Immaginate lasciare casa, la famiglia, gli amici per rincorrere un sogno. Questa era la mia vita allora. I tuoi genitori che fanno immensi sacrifici per non farti mancare nulla, per farti studiare e per permetterti di fare sport. E, tutto d'un tratto, infortuni pesanti ed una brutta malattia a casa che ti portano a prendere una decisione: mollare tutto. |
GLI ANNI DIFFICILI: QUELLI DEL RIMPIANTO
Vi assicuro che non è facile arrivare poco più che maggiorenni ed iniziare a vivere di ricordi. Passare le giornate a chiedersi: come sarebbe andata se? Hai tutta la vita davanti e pensi solo al tuo passato. Inoltre, vedi le persone intorno a te stanche, preoccupate, appesantite da sfide più grandi di loro combattere ogni giorno e rifugiarsi chi nel lavoro, chi nella solitudine, chi in se stessi. Ora il nemico più grande: tu. Che pensi a quanto avresti potuto aiutare i tuoi cari se solo ce l'avessi fatta. Ed inizi a chiederti se mai riuscirai ad essere la risorsa che porterà gioia e leggerezza nella vita delle persone per te importanti. |
LA VITA TOGLIE PER REGALARTI DI PIÙ
E poi la "chiamata". In tutti i sensi. Due amici mi chiamano per propormi il mondo del business online. Ho accettato subito: quando chiedi alla vita e la vita ti dà, non c'è tempo per riflettere. I primi tempi sono stati difficili: tanti chilometri, tante ore investite e tanta formazione. Pochi risultati. Ed è lì che ho capito che ero sulla strada giusta: se vuoi raggiungere grandi obiettivi, non puoi aspettarti che la strada sia facile e veloce. |
RINGRAZIO IL NICOLAS CHE DISSE "SÌ"
Oggi, dopo 5 anni, ringrazio quel ragazzo di 26 anni che decise di meritare di più, di valere di più. Non è stato un percorso lineare, né privo di insuccessi. E sicuramente non è un percorso finito, ma solo all'inizio. È qualcosa però che mi ha permesso di alzarmi ogni giorno felice, soddisfatto... GRATO. Oggi la mia famiglia è orgogliosa di me. IO sono orgoglioso di me. E quel bambino di 4 anni è orgoglioso di chi è oggi. |